Una donna sospesa
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Guanda, Prima edizione, 2013 |
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Traduzione di Roberta Bovaia |
La presentazione dell'editore
È un
agosto torrido a Madrid quando il sergente Rubén Bevilacqua,
detto Vila, inquieto investigatore della Guardia Civil con una laurea
in Psicologia nel cassetto, viene distolto da una serie di indagini
inconcludenti nel mondo della malavita di provincia e convocato
nell’ufficio del comandante. Nella Maiorca assediata dai turisti
una bellissima ragazza austriaca è stata ritrovata appesa alla
trave di una villetta in affitto, completamente nuda e con due
proiettili in corpo. I comportamenti oltremodo spigliati e lo stile di
vita promiscuo della vittima, dall’evocativo nome di Eva
Heydrich, fanno pensare al delitto passionale. E i sospetti si sono
subito concentrati su Regina Bolzano, una donna più anziana di
lei, sua ultima convivente, che pare essersi volatilizzata. Ma ci sono
troppi particolari che non quadrano, per questo il brigadiere del
comando locale ha chiesto aiuto a Madrid. E per questo Vila si imbarca
per l’isola affiancato da una giovane guardia in seconda,
Virginia Chamorro, fresca di Accademia militare, solo apparentemente
inesperta e impacciata, che dovrà fingere di essere la sua
fidanzata per rendere più efficaci le indagini. Fra locali
notturni e villaggi turistici, lussuosi yacht e bettole di
quart’ordine, si muove una brulicante umanità di forzati
del divertimento vacanziero, isolani che tentano di sbarcare il
lunario, ex legionari, mafiosi, yuppie sballati e aspiranti ereditieri
senza scrupoli. E ogni volta che la stramba coppia di investigatori in
tenuta balneare sembra individuare un potenziale colpevole, si apre una
nuova pista… |
Una recensione
"Si chiama
Rubén Bevilacqua, si fa chiamare Vila perché sembra
proprio che gli spagnoli trovino difficile pronunciare il suo cognome.
Uruguyano con un bisnonno italiano e una madre spagnola, Vila ha una
laurea in Psicologia ma ha capito presto che sarebbe morto di fame
lavorando in quel campo. Perciò è entrato nel corpo delle
Guardia Civil di Madrid e fa l’investigatore. Non dice molto di
se stesso, dovrebbe avere più o meno trentacinque anni,
abbastanza vecchio da considerare giovanissima la collega Chamorro (la
chiama sempre con il cognome, scopriamo tardi che si chiama Virginia),
abbastanza giovane da non essersi buttato l’amore alle spalle.
Anche se è un cinico, smaliziato, irriverente, brusco e ironico.
Vila e Chamorro vengono mandati nell’isola di Maiorca per
investigare sulla morte di una giovane e bellissima ragazza austriaca.
Eva Heydrich è stata trovata appesa alla trave del soffitto di
una villa presa in affitto dall’amica Regina Bolzano, svizzera e
molto più anziana di lei. Non si tratta di suicidio: la vittima,
interamente nuda, ha due pallottole in corpo. Regina è
scomparsa: è stato un delitto passionale? Vila e Chamorro sono
‘travestiti’ da turisti, è facile confondersi nella
folla dei vacanzieri in cerca di divertimento. Facile anche raccogliere
pettegolezzi più o meno fondati sulle due donne, una volta che
si sa quali locali frequentassero. Il legame tra le due donne era
chiaramente di natura lesbica, ma chissà quanto deve essere
stata gelosa Regina, testimone del comportamento sfacciatamente
promiscuo della bellissima Eva. E tuttavia pare proprio impossibile che
la donna più anziana sia l’assassina. Ci sono le sue
impronte sulla piccola pistola con cui sono stati sparati i colpi, ma
è improbabile che Regina abbia avuto la forza di trascinare il
cadavere in casa (perché poi farlo passare da una finestra se
lei aveva le chiavi?) e issarlo con la corda alla trave. Uno dopo
l’altro Vila e Chamorro incontrano una serie di persone che
possono essere state implicate nel delitto- un affascinante djay che
è stato nella Legione Straniera, una donna alquanto ambigua che
fa la cameriera in un ristorante, due coppie di italiani. Quello che
salta fuori è che Eva se la faceva con tutti, uomini e donne,
cambiando partner a velocità impressionante. E gli alibi sono
difficili da controllare. Vila e Chamorro si divertono parecchio, loro
malgrado. E noi lettori insieme a loro. Perché, per farsi
un’idea di quello che è successo, le due Guardias devono
frequentare discoteche e locali notturni, bere più di quanto mai
si sognerebbero di fare in divisa, flirtare con chi potrebbe lasciarsi
sfuggire qualcosa di interessante su Eva, andare a fare il bagno in una
spiaggia per nudisti (svestiti appropriatamente, si intende). E
così Chamorro, così seria e pudica alla partenza, svela
di avere un fisico da urlo (e dire che Vila avrebbe preferito partire
con un’altra Guardia, corteggiata da tutto il Corpo!) e un
comportamento sexy che fanno cambiare idea al nostro Vila. Quando
già ci sono due persone agli arresti, accusate di omicidio,
quando la soluzione del caso sarebbe di gradimento ai piani alti della
polizia, una brillante intuizione di Vila causa un colpo di scena
radicale, con un affondo nello stile di vita della gioventù in
cerca di divertimento. Il ritmo del romanzo di Lorenzo Silva è
veloce, lo stile è brillante. La lettura ci diverte, restiamo
contagiati dall’umorismo e dall’autoironia del
protagonista. Aspettiamo con curiosità il nuovo caso di
Rubén Bevilacqua: ci saranno degli sviluppi nella storia neppure
incominciata tra di lui e la bella Virginia Chamorro?" Marilia Piccone, Stradanove |
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